Sette ore di guai (1951)

 
Sette ore di guai (1951)

Totò De Pasquale è titolare di una modesta sartoria. Il giorno del battesimo del figlio, riceve la visita dell'avvocato Espinaci, incaricato d'intimare il pignoramento dei suoi beni a causa di un debito ormai scaduto e insoluto. Quando l'avvocato scopre che la moglie di De Pasquale è una sua vecchia amica, decide di soprassedere. Totò, per ingraziarselo ulteriormente, decide di fargli fare da padrino al battesimo, dimenticandosi di aver già affidato quel compito al cognato Matteo, inguaribile attaccabrighe. Pochi minuti dopo Totò, l'avvocato e Matteo scoprono che la balia ha perduto il neonato dopo una lite in piazza con il marito. Senza dire nulla alla moglie, Totò va a cercare il bimbo e, per non far sospettare nulla alla puerpera, le fa portare la bimba dei Romolini, una famiglia di distratti studiosi che abita vicino ai De Pasquale.

Ignari del fatto che il bimbo viene riportato a casa De Paquale da un amico della balia, Totò, l'avvocato e Matteo finiscono a casa di una signora che sta ricevendo l'amante di nascosto dal marito geloso. Successivamente, sono portati a credere che il bimbo sia stato portato erroneamente nella tenuta di campagna dei Romolini. Giunti nel paesino della tenuta, i tre si dividono e Totò strappa quello che crede essere suo figlio a nonno Arturo, che chiama subito aiuto denunciando il rapimento della piccola. Pochi minuti dopo, l'intero paesino dà la caccia al sarto, scambiato per un rapitore di bambini. Totò rischia prima il linciaggio e poi di precipitare dal tetto di un palazzo. Alla fine di varie peripezie, Totò si ricongiunge all'avvocato e al cognato con la bimba ma, arrivati alla chiesa dove doveva tenersi il battesimo, scopre che in realtà suo figlio è stato già battezzato. Il pover'uomo deve quindi subire gli insulti dell'avvocato e della suocera, nonché dei Romolini.

 

Paese di produzione

Italia

Anno

1951

Durata

81 minuti

Colore

bianco e nero

Audio

sonoro

Rapporto

1,37:1

Genere

comico, commedia

Regia

Vittorio Metz, Marcello Marchesi

Soggetto

tratto dalla farsa "'Na creatura sperduta" di Eduardo Scarpetta

Sceneggiatura

Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Age & Scarpelli, Eduardo Passarelli

Produttore

Marino Girolami

Casa di produzione

Golden Film, Humanitas Film

Distribuzione (Italia)

Titanus

Fotografia

Rodolfo Lombardi

Montaggio

Franco Fraticelli

Musiche

Pippo Barzizza

Scenografia

Alberto Tavazzi, Alberto Boccianti

Costumi

Peppino Piccolo

Trucco

Giuliano Laurenti

 

  • Totò: Totò De Pasquale
  • Clelia Matania: Angelina
  • Carlo Campanini: Romolini
  • Giulietta Masina: la figlia di Romolini
  • Isa Barzizza: Amelia
  • Mario Castellani: Antonino
  • Eduardo Passarelli: Peppino Espinaci
  • Guido Celano: Achille
  • Galeazzo Benti: Ernesto
  • Alberto Sorrentino: sor Raffaele
  • Arturo Bragaglia: Arturo
  • Nino Milano: Matteo lo schiaffeggiatore
  • Gildo Bocci: l'ubriaco
  • Gisella Monaldi: Carmela
  • Bice Valori: Maddalena la balia
  • Ughetto Bertucci: Annibale
  • Carlo Mazzarella: Ludovico
  • Liana Del Balzo: donna Lucrezia
  • Gianni Baghino: commesso della pasticceria
  • Elsa Pavani: Bettina