Totò terzo uomo (1951)

 
Totò terzo uomo (1951)

In un piccolo paesino chiamato Santa Serenella vivono Pietro e Paolo, due fratelli gemelli identici di opposti caratteri; Pietro, sindaco del paese, è burbero, preciso, pignolo tutto d'un pezzo, adora andare a pesca, non lascia mai parlare la moglie e che non vuole dare il suo consenso per il matrimonio della figlia Anna e Giacometto, ritenendolo troppo piccolo e inutile; totalmente diverso dal fratello è Paolo, cacciatore, che ama la bella vita e le belle donne, come la moglie di Oreste, Clara. La diatriba tra i due fratelli si ripercuote su tutto il paese, perché la costruzione del nuovo carcere, che darà pane e lavoro a tutti, sorgerà su un terreno di proprietà di Paolo e nonostante già ci sia la delibera comunale all'acquisizione del terreno da parte del comune, Pietro si rifiuta di portare avanti la transazione con il fratello, bloccando così l'inizio dei lavori, perché teme si possa pensare che faccia favoritismi al fratello.

A tentare di approfittare della situazione ci proverà Anacleto, il sarto del paese, più bravo ad imbastire truffe che vestiti: egli in galera ha conosciuto Totò, il terzo fratello gemello segreto di Pietro e Paolo, che, una volta tornato libero, ha istruito per entrare a casa di Pietro, spacciandosi per quest'ultimo, per farsi dare i soldi spettanti a Paolo per la vendita del terreno.

La messa in scena genera una serie di equivoci, perché Totò, nelle vesti di Pietro, nonostante le istruzioni di Anacleto per assomigliargli in tutto e per tutto, si comporterà in modo totalmente diverso dal burbero sindaco, generando non pochi equivoci, ma uscendone a mani vuote, perché i soldi sono stati direttamente consegnati dal messo comunale a casa di Paolo. Per recuperarli, Totò entra pure a casa di Paolo, spacciandosi per quest'ultimo e creando altri equivoci con la moglie e con la procace cameriera dello stesso, senza però recuperare i soldi a causa del sopraggiungere del vero Paolo.

Pietro e Paolo, convinti rispettivamente che l'altro sia entrato in casa propria spacciandosi per sé, si denunciano al procuratore; così mentre va in scena un processo surreale senza capo né coda, Totò viene rapito dall'oste Oreste che, credendolo Paolo, vuole farlo fuori per gelosia in seguito al tradimento con Clara. Qui Totò racconta la sua vera storia ad Oreste che all'inizio non crede alle sue parole e insiste nell'ucciderlo; poi Totò lo getta in mare e riesce a salvarsi grazie all'aiuto dell'ubriacone del paese, l'unico che aveva visto sia Totò che Paolo uscire da casa di quest'ultimo e che aveva affermato di aver visto due Paolo e quindi tre fratelli, ma non era stato creduto perché regolarmente ubriaco.

Intanto in tribunale, tra la confusione generale, qualcuno inizia a sospettare che possa esistere un terzo fratello: in questo caso Pietro è pronto a regalargli il suo capanno da pesca e Paolo i suoi fucili e i suoi cani da caccia. A questo punto, Totò raggiunge il tribunale rivelando tutta la verità. Pietro ha capito come si trattano una moglie e una figlia e darà il suo consenso per il la felicità di Anna, Paolo ha capito i sentimenti della moglie e adesso non la tradirà più. e ... Totò? Per il terzo fratello si prospetta finalmente una vita tranquilla e agiata, grazie ai lasciti dei suoi fratelli, in compagnia della bella ex-cameriera di Paolo, Caterina, la donna da lui amata.

 

Paese di produzione

Italia

Anno

1951

Durata

90 min

Colore

B/N

Audio

sonoro

Genere

comico

Regia

Mario Mattoli

Soggetto

Mario Pelosi

Sceneggiatura

Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Age & Scarpelli, Mario Pelosi

Produttore

Dino De Laurentiis, Carlo Ponti

Fotografia

Tonino Delli Colli

Montaggio

Giuliana Attenni

Musiche

Armando Fragna

Scenografia

Alberto Boccianti

 

  • Totò: Pietro-Paolo-Totò
  • Franca Marzi: Caterina, domestica di Paolo
  • Elli Parvo: Teresa, moglie di Paolo
  • Carlo Campanini: Oreste
  • Aroldo Tieri: Anacleto, il sarto
  • Alberto Sorrentino: Giovannino
  • Mario Castellani: Mario
  • Fulvia Mammi: Anna
  • Carlo Romano: commendatore Buttafava
  • Franco Pastorino: Giacometto
  • Ada Dondini: nonna di Giacometto
  • Diana Dei: Clara
  • Ughetto Bertucci: Ughetto
  • Aleardo Ward: assistente del comm. Buttafava
  • Bruno Lanzarini: pretore
  • Guglielmo Inglese: cancelliere
  • Gustavo Vecchi: maresciallo
  • Enzo Garinei: segretario comunale Cicognetti
  • Bice Valori: moglie di Piero
  • Pina Gallini: cameriera del sindaco
  • Aldo Giuffré: l'avvocato
  • Totò Mignone
  • Liana Billi
  • Gino Cavalieri
  • Guglielmo Inglese