Siamo uomini o caporali (1955)

 
Siamo uomini o caporali (1955)

Totò Esposito è una comparsa teatrale. Si presenta agli studi cinematografici per un film su Napoleone, entra invece nella scena di un film su Nerone mentre stanno girando. Il responsabile per le comparse viene chiamato ed incolpato di non aver fatto attenzione delle sue comparse. Vestito poi da milite delle truppe napoleoniche entra nuovamente nella scena del film su Nerone. Quando il regista infuriato chiama Meniconi questo minaccia Totò di farlo arrestare, Totò sfila il fioretto e minaccia di uccidere chi gli capita. Viene bloccato e sbattuto in una clinica psichiatrica perché considerato pazzo.

Allo psichiatra Totò racconta la storia della sua vita e di tutti i soprusi che gli sono capitati. La sua "odissea" - come la definisce lui stesso - inizia durante la guerra. Per sbarcare il lunario, si mette al servizio di quanti non vogliono o non possono attendere nelle lunghe file per il cibo davanti ai negozi in tempo di guerra. Totò, per passare avanti agli altri clienti, ricorre a piccoli trucchi: li distrae verso un inesistente "puntino nero", suscitando in loro il dubbio che si tratti di un aeroplano, si traveste da gerarca fascista e da ufficiale nazista. Alla fine viene scoperto da un milite fascista che lo fa arrestare dai tedeschi.

Imprigionato in un campo di concentramento, Totò compie un furto al magazzino dei viveri degli ufficiali. Distribuisce il cibo agli altri prigionieri, incluse le donne, che si trovano in un settore separato. Addestra, a tale scopo, un cane da pastore tedesco, che porta il cibo in un sacco alle prigioniere. Tra queste: Sonia, amica di Totò, della quale è innamorato. Con lei ogni sera comunica con un rudimentale telefono a barattoli. Scoperto il furto, il colonnello nazista Hammler fa condurre tutti i prigionieri sulla piazza del campo di concentramento. Una pernacchia interrompe il suo discorso. Così dà un ultimatum di quindici secondi al colpevole per consegnarsi, passato il quale farà fucilare cento di loro. Totò si fa avanti. Un attimo prima di essere fucilato, è richiesto da un ufficiale scienziato che ne ha bisogno per degli esperimenti con l'energia nucleare. Lo scopo dello scienziato è quello di realizzare una macchina in grado di rendere gli uomini velocissimi caricandoli con l'energia nucleare, così da trasformare l'esercito tedesco in un'armata invincibile. L'esperimento crea però una grande confusione e Totò ne approfitta per fuggire con Sonia.

I due giungono a Roma il giorno in cui la città viene liberata dagli Alleati (4 giugno 1944). Si stabiliscono nella baracca in cui vive Totò, che cerca di far capire a Sonia l'amore che prova per lei cantandole la canzone, scritta appositamente per l'amata, Còre analfabbeta. Sonia, tuttavia, non sembra manifestare interesse. Totò e Sonia vengono assunti al teatro gestito dai soldati americani, sotto la direzione del colonnello Black. Il colonnello in realtà punta soprattutto a Sonia. Con la scusa di congratularsi, dopo lo spettacolo in cui, con Totò, recita nella celebre E llevate 'a cammesella, la chiama nel suo ufficio. Il suo scopo è però quello d'insidiarla. Totò, insospettitosi, interviene appena in tempo, e i due si allontanano dal teatro.

Poco dopo, Totò viene contattato dal direttore di un periodico scandalistico (Ieri, oggi, domani), il quale lo convince a firmare un memoriale nel quale asserisce di essere stato testimone oculare di un delitto avvenuto tempo prima, a cui, in realtà, Totò non ha mai assistito. Il direttore e i suoi stretti collaboratori cercano di sfruttare l'ingenuo Totò per incrementare la vendita delle copie del periodico, ma Sonia gli fa capire la verità. Per evitare che ritratti, il direttore e i suoi giornalisti sequestrano Totò nella camera dell'hotel dove alloggia, lasciandolo con la sola biancheria. Totò riesce però a entrare, passando per il cornicione e poi attraverso la finestra, nella camera accanto, dove trova un abito da donna, che indossa per evitare di essere riconosciuto. Uscito in strada, viene scambiato per una prostituta e portato insieme ad un gruppo di prostitute di cui hanno fatto razzia al commissariato per accertamenti. Totò cerca di chiarire l'equivoco con il commissario. Giunge però il direttore di Ieri, oggi, domani che, giocando abilmente sul travestimento di Totò, lo fa passare per persona poco credibile e lo denuncia per truffa. Gli farà così scontare tre mesi di carcere.

Al termine del colloquio, il medico capisce le angherie che il povero Totò ha subìto in vita e lo lascia andar via. All'uscita, Totò trova inaspettatamente Sonia, con la quale si era perso di vista. La gioia di aver ritrovato la propria amata viene però subito spezzata quando lei gli presenta suo marito, un ricco industriale milanese: per Totò è l'ennesima beffa della vita.

 

Paese di produzione

Italia

Anno

1955

Durata

92 min

Colore

B/N

Audio

sonoro

Genere

comico, drammatico

Regia

Camillo Mastrocinque

Soggetto

Antonio de Curtis

Sceneggiatura

Antonio de Curtis, Camillo Mastrocinque, Vittorio Metz, Mario Mangini, Francesco Nelli

Produttore

Alfredo De Laurentiis

Fotografia

Aldo Tonti, Riccardo Pallottini

Montaggio

Gisa Radicchi Levi

Musiche

Alessandro Cicognini

Scenografia

Piero Filippone

Costumi

Gaia Romanini

Trucco

Giuliano Laurenti

 

  • Totò: Totò Esposito, l'"uomo"
  • Paolo Stoppa: il "caporale" nei vari personaggi (Meniconi il capocomparsa, il fascista, il colonnello nazista Hammler, il colonnello americano Mr. Black, il direttore di Ieri, oggi, domani, il piccolo imprenditore lombardo)
  • Fiorella Mari: Sonia
  • Nerio Bernardi: lo psichiatra
  • Vincent Barbi: il segretario di mr. Black
  • Mara Werlen: Mimì
  • Agnese Dubbini: la madre di Mimì
  • Mario Passante: il sergente tedesco
  • Henri Vidon: il medico tedesco
  • Gino Buzzanca: il regista del film su Nerone
  • Filippo De Pasquale: l'operatore del film su Nerone
  • Loris Gizzi: il tenore
  • Giacomo Furia: Nerone
  • Franca Faldini: Gabriella, la redattrice di "Ieri, oggi, domani"
  • Rosita Pisano: Filomena Ossobuco
  • Vinicio Sofia: Cesarino Ossobuco
  • Gildo Bocci: un testimone
  • Salvo Libassi: un redattore di "Ieri, oggi, domani"
  • Gianni Partanna: altro redattore di "Ieri, oggi, domani"
  • Sylva Koscina: l'aspirante attrice
  • Elide Costello
  • Gina Rovere: una ballerina
  • Denise Carpenter: altra ballerina
  • Nicola Maldacea Junior: primo poliziotto
  • Romano Milani : secondo poliziotto